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Jul 25, 2023

Un passo

A Ceci Guitars, costruisco strumenti con grande passione in un piccolo laboratorio in Italia, e lo faccio da diversi anni. Ho iniziato perché volevo avere il tipo di chitarre che non potevo comprare. Col tempo è diventata una passione profonda che mi ha spinto a creare strumenti fuori dagli schemi e dotati di una propria personalità, non più copie di altre chitarre ma mie creazioni originali. All'inizio solo per me. Ma ora, per tutti coloro che condividono la mia stessa curiosità.

In questo articolo descrivo la realizzazione del prototipo di una nuova chitarra. Non ho mai realizzato prototipi fino ad ora. Sono sempre passato direttamente dall'idea al modello finito. Per questo strumento ho sentito l'esigenza di avvicinarmi ad una sorta di produzione in serie, per la quale avevo bisogno di verificare preventivamente eventuali difetti e di individuare tutte le possibili migliorie.

Questa chitarra, denominata Vera, è il quadro attuale del mio percorso produttivo, in cui ho concentrato gran parte delle cose che ritengo più efficaci dei progetti precedenti, sia in termini di originalità che di concretezza. La costruzione, un paio di anni fa, di una piccola chitarra tenore a quattro corde, nata quasi per scherzo, si è rivelata una fondamentale fonte di ispirazione per questo progetto. La chitarra tenore era composta da un unico blocco centrale in mogano sapele per manico e corpo, a cui erano avvitate piastre di alluminio superiore e posteriore, per conferire la tradizionale forma del corpo, lasciando le fasce completamente aperte.

È stato allora naturale decidere di trasportare l'idea sulla scala di una tradizionale chitarra a sei corde, mantenendo la stessa struttura, ma realizzando i due piatti in legno massello, sia per questioni timbriche che ergonomiche. Sempre riferendomi al progetto della chitarra tenore, ho deciso di caratterizzare il design dello strumento attraverso una piccola scocca e sottraendo elementi in modo da ottenere un risultato minimalista.

La nascita di ogni mia chitarra parte sempre da una fase di progettazione su computer con software CAD. La natura non convenzionale di questo strumento ha richiesto un'attenta verifica delle forme e delle proporzioni. La realizzazione di un modello 3D dello strumento mi ha permesso di apportare le ultime modifiche al progetto prima di procedere con il lavoro sui materiali.

Per rendere più semplici le fasi di rifinitura e modellatura della chitarra, è stato fondamentale creare delle dime con la forma precisa delle sue parti principali. Ancor di più per una chitarra destinata a essere replicata più volte. I modelli dovevano essere riutilizzabili.

Le dime di questa chitarra sono state realizzate partendo da un pannello di 2 cm di fibra a media densità (MDF), materiale omogeneo e facilmente lavorabile. Dopo averlo tagliato con la sega a nastro e averlo levigato a mano per ottenere la forma desiderata, è stato protetto con alcune mani di finitura trasparente per aumentarne la durezza superficiale.

La scelta dei materiali ha sempre grande importanza, perché caratterizza fortemente l'aspetto e il suono dello strumento. In questo caso le scelte sono state spinte dalle particolari caratteristiche dello strumento e dagli obiettivi estetici e timbrici che si desideravano. Ho usato mogano sapele per il blocco centrale, frassino europeo per le piastre superiore e posteriore, ebano per la tastiera, alluminio per l'hardware e forex in PVC per piastre e coperchio del pickup.

Dopo aver ottenuto uno spessore di 2 cm, la tavola di mogano sapele è stata tagliata con una sega a nastro e poi sagomata con una fresatrice, utilizzando la sua dima come guida. Come potete vedere in foto, il blocco centrale della chitarra è composto da tre pezzi di mogano che sono stati successivamente incollati tra loro.

La stessa lavorazione della tavola di mogano è stata eseguita sulla tavola di frassino, che è stata utilizzata per la realizzazione delle due piastre della chitarra. Lo spessore ottenuto con la piallatura è stato di 12,5 mm (1/2 pollice).

I tre pezzi di mogano sapele, precedentemente sagomati, sono stati incollati tra loro mediante colla alifatica e fascette, tenute ben salde per circa 24 ore. La scelta di realizzare il blocco centrale in tre pezzi laminati si ispira alla tradizione delle chitarre jazz archtop, che, oltre a ridurre lo spreco di materiale, consente di ottenere un manico più stabile e meno soggetto a variazioni di inclinazione, da correggere con la regolazione del truss-rod.

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